Usuário convidado
18 de novembro de 2024
Mia moglie ed io abbiamo trascorso quest’ultimo weekend in questo albergo. Era la prima volta e devo dire che a prima vista si presenta bene nel suo stile classico, anche se molte recensioni criticano questo stile vecchio e triste. Visto che era una residenza dei Dogi di Venezia, direi che era doveroso rispettare con l'arredamento lo stile dell'imponente costruzione. Purtroppo, per me e per altri clienti conosciuti in quei giorni, le aspettative non sono state rispettate per altri motivi. La qualità della ristorazione (intendo, pranzo e cena) non è paragonabile neanche lontanamente a un albergo a cinque stelle. Mi dispiace molto dire questo, ma è la verità; molte recensioni affermano le stesse critiche. La cosa che però dà quasi fastidio è che la direzione dell'albergo tende ad offendersi e, come un muro di gomma, respinge le critiche. Intanto, la Direzione dovrebbe essere consapevole che la recensione è uno strumento alleato e utile per capire se si sta lavorando bene o meno, e non un nemico da cui difendersi. Tra l'altro, è una parte importante delle Norme di Assicurazione Qualità. Il famoso Kaizen, il miglioramento continuo: Audit, non conformità, azione correttiva. Non c'è niente di peggio di chi, di fronte all'evidenza, non vuole vedere e sembra proprio che questa Direzione segua questa politica. Faccio degli esempi di piatti che ci hanno portato. Antipasto con due foglioline di valeriana, due fettine di prosciutto crudo gettate sopra la valeriana per dispetto, uno schittino di crema di formaggio e una sottilissima fettina di pane carasau. Un risotto di pesce servito a mia moglie nei canoni, e cioè abbastanza denso, però lo stesso servito a me in brodo. Menù praticamente imbarazzante per un albergo a cinque stelle, per numero di portate, per qualità dei piatti e il quantitativo sempre molto scarso. Nel menù giornaliero c'è un solo dolce, non c'è frutta e si può avere solo una piccola macedonia con gelato e panna. Non chiedono neanche il gusto del gelato che uno desidera, poiché hanno solo il gusto alla crema, e nemmeno buono, visto che si sentono i pezzettini di ghiaccio. Tutto servito con una pallina di crema, qualche pezzettino di frutta e un'invisibile spruzzata di panna dalla bomboletta. Una sera hanno "venduto" come dolce praticamente una pastina di circa cinque centimetri di diametro, con un po' di crema e due pezzetti di frutta sopra, cosa che in una normalissima pasticceria paghi un euro. Nemmeno una pensioncina a due stelle ha nel proprio menù un solo dolce di tal fattura, vergognoso. Ho ordinato cortesemente al cameriere di portarmi un po' di parmigiano da tavola; è arrivato con due piccolissimi pezzetti grandi come due arachidi, dimostrando chiaramente le istruzioni ricevute dalla direzione: risparmio. Pietoso. In generale, a pranzo e cena il menu è povero, le porzioni sono scarse e non invitanti, tanto che ho mangiato, come si dice in gergo, "a denti stretti". Non credo che questa politica sia avallata dalla proprietà; altre pe
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